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Polemiche alla Festa dell’Unità di Napoli, De Luca, parole di fuoco del presidente della Regione Campania

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Si è chiusa con feroci polemiche la Festa dell’Unità di Napoli. Protagonista dell’ultima giornata della kermesse del Partito Democratico il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca. Il governatore non le ha mandate a dire, soprattutto in relazione alla questione terzo mandato, lanciando strali contro alcuni componenti del partito. “Il problema non è il terzo o il quarto o il quinto mandato. Il problema è Vincenzo De Luca, un uomo libero che non ha padroni e non ha correnti. Questo perché tra la bandiera di partito e la verità scelgo la verita e perciò credo di avere il rispetto anche degli altri partiti. Chi vi sta parlando è il più votato d’Italia del Pd. Io ebbi il 70% dei voti. Il Pd alle Comunali di Napoli ha il 12%. Chi vi sta parlando ha preso il triplo dei voti di quello che ha preso la Schlein. Non che mi aspetti che mi si dica grazie, ma perlomeno non mi rompete le scatole, fate perlomeno le persone educate. L’educazione non è un optional, vorrei ricordarlo a qualche giovanotto del Pd, ma una precondizione. Se fossimo partito serio avremmo parlato di quanto fatto alla Regione Campania per sputare sangue e rivendicare con orgoglio le cose fatte. Ma invece siamo dei maleducati, geneticamente scostumati, almeno alcuni di noi”, le parole di De Luca, intervistato da Luigi Vicinanza, riportate dall’Ansa.

“Questo non è un partito, è un pollaio. Io penso che possa essere eccessivo anche un mandato se uno non è capace di governare, così come penso sia un dovere democratico dare la parola ai cittadini per decidere da chi vogliono farsi governare. E invece secondo loro dovrebbe decidere qualche imbecille che sta a Roma e che non ha manco il voto della madre. Dopodichè la questione è governare per che cosa? C’è gente che non rappresenta niente e parla. Si parla dei problemi, delle cose da fare e del rispetto per gli elettori ma non per i cialtroni che stanno a Roma e che vivono di parassitismo. E poi De Luca fa quello che vuole, chiudiamo questa storia. In Veneto Zaia vive di vita serena, lo trattano con deferenza, lo rispettano, indicano il suo lavoro e qui invece devi stare attento agli imbecilli. Ci sono esponenti del Pd che hanno sette legislature, che stanno al governo da dieci anni senza fare niente. Qui è venuto Misiani a fare il commissario e che ha cinque legislature. Era candidato coi pantaloni corti e allora il problema non é il terzo, quarto o quinto mandato ma Vincenzo De Luca uomo libero che non ha padroni nè correnti. Se avessimo tanti voti quanti maleducati sono passati per questa festa, saremmo il primo partito d’Europa. La maleducazione è diventato il tratto distintivo dei nuovi dirigenti. A Paestum all’appuntamento di Forza Italia hanno avuto più rispetto per me. Mi augurerei la stessa accoglienza nel Pd. Quando sono arrivato stasera mi sono confuso, pensavo di essere venuto alla festa di Forza Italia. Non ho tempo da perdere con gli imbecilli di questo partito. Ci sono autentici imbecilli nel Pd che pensano di litigare con me per avere qualche titolo sui giornali. Un giorno Mourinho, quando erano i tempi d’oro, disse che chi voleva farsi pubblicità con lui doveva pagare. Il nostro problema è arrivare a cafoneria zero. E invece dovremmo offrire un’alternativa al governo dell’Italia. Dobbiamo costruire le condizioni per essere un’alternativa ed essere il Partito Democratico e non Lotta Continua che è un’altra cosa. Se dovevamo essere una forza di sinistra, non c’era bisogno di fare il Partito Democratico”, ha proseguito il governatore campano.

“Nel Pd c’è un tasso altissimo di presunzione. Continuiamo a pensare di essere moralmente superiori agli altri e invece in molti casi siamo presuntuosi e inconcludenti e alla fine inferiori agli altri. Ci sono dirigenti di partito che passano il loro tempo a organizzare le loro correnti. Questo non è un partito politico, un partito vive di militanza, qui si valorizza solo chi ha il capocorrente che lo protegge e lo fa eleggere alle elezioni successive. Io sono l’esatto contrario, mi faccio tanti nemici, però è un godimento dire quello che penso liberamente. A me dell’affetto e del sostegno di quelli di Roma non me ne fotte niente, dormo tranquillo la notte. Ma quando mai ho avuto il sostegno del partito? Il problema è l’agibilità che può avere in questo partito un uomo o una donna costretto a far parte di un gruppo o un sottogruppo. Mi fate schifo. Io punto al rispetto dei cittadini, se mi vota il 70% dei cittadini è perché evidentemente pensano che possa risolvere qualche problema. “Se l’alternativa è questa, la Meloni gode della migliore assicurazione sulla vita. Durerà cinque anni. Rischiamo davvero di tenerci questo governo. Ecco perché la battaglia è mettere in piedi un’alternativa credibile e questo comporta un lavoro immane. Perchè se continua così finiremo nelle mani del generale Vannacci”, ha concluso De Luca. 

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‘Fondi Coesione’: il Consiglio di Stato dà ragione alla Campania

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Il Consiglio di Stato ha accertato con una sentenza l’obbligo del Ministro per gli Affari Europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il Pnnr “di definire il procedimento di stipula dell’Accordo di coesione con la Regione Campania per la destinazione dei fondi”.

La Regione Campania aveva fatto ricorso lo scorso gennaio lamentando il ritardo nella conclusione dell’accordo, stipulato invece con la maggior parte delle altre Regioni e Province autonome.

Il Tar per la Campania accolse il ricorso con sentenza oggi confermata dal Consiglio di Stato. “Si tratta dei fondi già assegnati alla Regione Campania con delibera del Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile”.

(fonte: Ansa.it)

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Nicola Caputo candidato alle Europee resta seduto sulla poltrona di Assessore Regionale

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NAPOLI – È già cominciata la campagna elettorale per i candidati al Parlamento Europeo e tra i candidati della Campania si può scorgere il nome di Nicola Caputo tra le file di Stati Uniti d’Europa la lista nata dalla fusione di Renzi ed Emma Bonino.

Nicola Caputo, ad oggi rappresenta i voti del Presidente della Regione De Luca, dato che il Governatore ha deciso di “pesarsi” come si dice in gergo, per una sfida a sfondo regionale, proprio contro il suo partito che, come tutti sanno, è stato l’artefice dei primi bastoni messi tra le ruote alla sua lotta per il terzo mandato.

Quindi De Luca contro il PD di Raffaele Topo, altro elemento di spicco della Campania, preferito dal PD insieme alla Picierno, Decaro e Sandro Ruotolo.

Ieri è stata la giornata del primo annuncio di Nicola Caputo attraverso i social, dove informa i propri fan del cambio strategico della Comunicazione, col quale si è deciso di usare i propri social solo ed esclusivamente per comunicazioni elettorali, accantonando per adesso la comunicazione istituzionale dell’Assessore all’Agricoltura della Regione Campania.

“Le istituzioni sono una cosa seria, alta, solenne e vanno rispettate, così come le elezioni sono il momento più alto dell’esercizio della democrazia: per questo ho inteso come deontologicamente corretto interrompere l’attività di comunicazione istituzionale relativa all’Assessorato.

Ho servito le istituzioni sempre – prosegue l’Assessore – con il massimo della passione e della abnegazione, cercando di rendicontare quanto facevo tutti i giorni. L’ho fatto sia da Parlamentare europeo che da assessore regionale (ben 914 Agridiario e 156 AgriWeekReCap) senza mai confondere l’attività istituzionale con quella politica.

Con la stessa trasparenza, senso delle Istituzioni e onestà intellettuale – conclude – ho deciso di non confondere il Nicola Caputo candidato con il Nicola Caputo assessore”.

Queste alcune parole del post pubblicato ieri da Nicola Caputo. L’Assessore parla di deontologia, trasparenza, senso delle istituzioni e onestà intellettuale. Praticamente tutti valori di una perfetta democrazia usati in un solo post. Peccato però che il senso di democrazia vorrebbe che l’Assessore sia messo alla pari dei suoi competitor e non quello di rivestire una carica istituzionale in campagna elettorale, la quale carica, indiscutibilmente determina un vantaggio rispetto ai concorrenti, dato che in questo mese, si potranno continuare a dare risposte “politiche” agli amici e agli amici degli amici come già successo, forse inconsapevolmente, con uno dei suoi staffisti, ma questo ve lo racconteremo in un altro editoriale.

Praticamente l’Assessore Nicola Caputo, sta conducendo la campagna elettorale per le europee stando “seduto a cavallo” – come si dice in gergo politico – e poi parla di democrazia, senso delle istituzioni e trasparenza. Avrebbe fatto davvero questo se si fosse dimesso da Assessore regionale. Tanto é vero che chi comincia a leggere il suo post, nelle prime battute, crede proprio di stare lì a leggere delle sue dimissioni, peccato però che la comunicazione era solo per avvertire che la sua pagina smette di essere istituzionale per diventare promozionale. Peccato per quelli che realmente sperano in un cambio di rotta della politica.

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Sciopero indetto da Vesuviana, C. Flegrea, Cumana ed EAV

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Lunedì 6 maggio 2024, ci sarà uno sciopero di 24 ore proclamato dall’Usb.
Le ragioni di tale sciopero, che paralizzerà parzialmente la viabilità campana, sono da ricondursi ai problemi relativi alla sicurezza e al benessere di lavoratori e cittadini, dalla manutenzione dei treni e degli autobus, all’adeguamento dei contratti.
Durante lo sciopero di Lunedì 6 maggio, saranno ovviamente garantite alcune corse per la Circumvesuviana.

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